I LIBRI DEL 1947 - 2021

Se non tutto il meglio, certo una gran parte del meglio della prosa letteraria del Novecento è passata al vaglio del Premio ed è consegnata ai romanzi dei vincitori e di molti dei partecipanti. Fare dei romanzi un corpus, un insieme di testi trasposti su supporto elettronico, indicizzato e interrogabile attraverso le parole che vi appaiono, è un omaggio sia a quanto la migliore letteratura ha dato alla cultura italiana sia al significato ormai storico del Premio. Nello stesso tempo, l'impresa rende possibile integrare in modo consistente e su un terreno non banale le nostre conoscenze del lessico, della sintassi, delle variazioni dell'uso italiano contemporaneo elaborato e riflesso nelle opere di scrittrici e scrittori in una fase di cui forse non è ancora chiara la portata epocale: un popolo di senza scuola (il 58,2% degli adulti negli anni Cinquanta era privo anche della sola licenza elementare) ha quadruplicato i suoi livelli di istruzione; una società a base agricola si è industrializzata e poi trasformata in una società di servizi; un popolo per cui l'uso abituale della lingua nazionale era ristretto, negli stessi anni Cinquanta, a percentuali non superiori al 18% e i molti dialetti erano l'unico strumento di comunicazione parlata si è conquistato al 95% il diritto di parlare la lingua nazionale, pur serbando accanto ad essa, per il 60%, la capacità d'usare uno dei dialetti. Nessun paese europeo e del Nord del mondo ha compiuto così rapidamente un cammino altrettanto lungo. Che parte ha avuto la letteratura in prosa in questo cammino, in che misura vi ha concorso, quanto lo ha registrato, è ciò che questo Primo tesoro potrà aiutare a comprendere.

Tullio De Mauro


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